Ogni momento dell’anno è adatto per insegnare al nostro piccolo il piacere dell’attività fisica. Un modo per aiutarlo a migliorare il rapporto con se stesso e con gli altri affrontando nuove sfide.
Lo sport è un gioco da ragazzi. Dodici milioni di nostri connazionali, infatti, fanno attività sportiva in maniera regolare. Di questi, 3 milioni sono giovani tra i 6 e i 18 anni. E i due terzi, quelli cioè che hanno un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni, la praticano almeno una volta alla settimana.
Moltissimi sono i vantaggi che ne traggono i bambini, alle prese con i cambiamenti del corpo e con lo sviluppo della mente.
Lo sport, infatti, inteso come momento di gioco e divertimento e non come competizione sfrenata, è una grande occasione di crescita e sa regalare intensi momenti di libertà in cui “ricaricare le batterie”, sfidare i propri limiti e mettersi in discussione. Inoltre, a livello psicologico le attività sportive aiutano ad avvicinarsi con più serenità alle eventuali sconfitte, ad acquisire autocontrollo e autodisciplina e facilitano la socializzazione, anche con individui appartenenti a gruppi diversi.
Lo sport, poi, stimola alcune capacità intellettuali come l’analisi delle situazioni, la velocità di decisione, l’individuazione delle soluzioni. Il tutto con interessanti risvolti sull’andamento scolastico. E il movimento fa bene anche a livello fisico, aiutando la coordinazione del corpo, svolgendo un effetto benefico sulla respirazione e sulla circolazione del sangue e favorendo la correzione di piccoli difetti fisici.
Insomma, l’attività motoria aiuta a diventare grandi. In tutti i sensi. Una vera e propria palestra di vita, insomma.