L’estate si avvicina e la scuola finisce. Partire è importante, almeno per l’86% dei genitori. Ma con i bambini non si scherza: ecco qualche consiglio per organizzare un soggiorno a loro (e nostra) misura.

C’è chi lo fa per evasione, chi per divertirsi, chi per conoscere. O chi, semplicemente, per riposarsi. In ogni caso, gli italiani non hanno dubbi: le vacanze sono importanti. Soprattutto quando si hanno dei bambini: nel 2009 la percentuale di nostri connazionali che hanno fatto almeno una vacanza con i propri figli è stata dell’86%, in barba alla crisi. I dati, risultato del primo Osservatorio nazionale sul turismo giovanile, sono stati presentati all’ultimo Children’s Tour, la fiera del turismo da 0 a 14 anni tenutasi per la settima volta a Modena dal 19 al 21 marzo 2010.

Ma quando ci sono di mezzo i più piccoli, non si può improvvisare: decidere di partire non basta, bisogna scegliere con largo anticipo e valutare attentamente le possibilità. Molti optano per le soluzioni che garantiscono maggiore autonomia: dall’appartamento al camper fino alla tenda, gestire in modo indipendente il tempo e le necessità fondamentali, come l’alimentazione, è forse il modo migliore di godersi una parentesi di straordinaria normalità con i propri bambini.

Un piccolo trucco: organizzarsi con altri genitori o scegliere una località dove i nostri piccoli possano farsi degli amici aiuta a rendere la vacanza più leggera per mamma e papà e più divertente per i bambini. Salvo il caso in cui, dopo un anno di faticosa vita quotidiana, non si affacci il desiderio di una totale nullafacenza. Allora, meglio scegliere una struttura che offra divertimento e comodità chiavi in mano sia ai grandi sia ai piccoli, con la possibilità, ogni tanto, di separarsi: un family hotel, un villaggio turistico o, perché no, una nave da crociera. Un posto, insomma, in cui ogni momento della giornata è organizzato (da qualcun altro) e nessuno corre il rischio di annoiarsi.